Il Governo Caruso ha grandi responsabilità: la caduta della Bruno Bossio e la perdita degli alleati

Fabio Gallo - portavoce nazionale Movimento NOI

di Fabio Gallo Portavoce nazionale Movimento NOI/

Il Partito Democratico al governo del Comune di Cosenza ha commesso grandi errori politici. Il più grande tra essi è quello di non riconoscerli. E li sta pagando tutti e anche prima del tempo. Le molte parole di circostanza, i tanti comunicati stampa dai contenuti e titoli suggestivi che ricordano quelli dell’epoca che tutti abbiamo voluto scongiurare, i pochi fatti, le centinaia di commissioni, le disseminate presenze in ogni presentazione, premio, incontro, manifestazione, etc., non sono stati sufficienti ad evitare il peggio e cioè, perdere il deputato Enza Bruno Bossio la cui mancata elezione è la cartina al tornasole della pessima gestione politica in atto. Qui, infatti, non si parla della sconfitta nazionale ma di quella locale evitabilissima perché freschi di vittoria alle comunali di Cosenza.

Massimo Troisi

Massimo Troisi

Un tuffo nel cinema ci ricorda il film del grande Massimo Troisi “Pensavo fosse amore, invece era un calesse”. E sono bastati pochi mesi, infatti, per vedere scricchiolare anche il calesse con l’abbandono di due importanti consulenti e delegati del Sindaco: la prof.ssa dell’UNICAL Delly Fabiano delegata ai fondi del PNRR che accusa pesantemente affermando “non mi hanno fatto lavorare” e Serafino Nuccio Tangari che ha dato il colpo di grazia. Delly Fabiano, tra l’atro, ha dalla parte sua gli scarsissimi risultati sul fronte PNRR che manca di programmazione perchè, di fatto, l’Amministrazione Caruso gira e rigira ma sta realizzando il programma di Mario Occhiuto.

Tra i delegati – ma questa volta un alleato politico al quale si dovrebbe il massimo rispetto – rimane chi scrive, oggi esposto a critiche per non essere ancora saltato giù dal calesse. Una decisione che, invece, forse il Sindaco non se ne accorge e nessuno gliene ha dato notizia, che sta ottenendo un risultato maggiore dell’abbandono: dimostrare che il termine “trasparenza” tanto pronunciato in campagna elettorale dal candidato Franz Caruso e dalla sua compagine, in alcuni settori strategici per l’economia del territorio come quello culturale evidenziato a caratteri cubitali dallo scrivente, non è reale ma simulato, con grave danno per l’economia del territorio. Al 30 di Gennaio, solo per citare poche cose che ho cercato di comunicare vanamente, sono stati persi circa dieci milioni di Euro e altri per non avere presentato la richiesta dei fondi per il Teatro di Tradizione (art.18), adducendo scuse che una volta superato il perimetro del corridoio del Sindaco, fanno rabbrividire qualsiasi Operatore culturale. Eppure il settore sta morendo accompagnato all’eutanasia proprio da chi ha dichiarato di volere salvare il settore. Fortunatamente i cittadini hanno compreso che lo scrivente ha ragione ad insistere e che dalle alleanze si esce da vincitori e non da vinti.

INEVASE LE QUESTIONI SOLLEVATE DAL MOVIMENTO NOI SUI TEMI DELLA TRASPARENZA
Non basta più declamare in Consiglio poemi che appaiono come rappresentazioni di cui vantarsi con gli amici. Oggi serve un’azione politica estroversa e coraggiosa, coerente con i tempi che stiamo vivendo e, parimenti, servono competenze in ogni settore strategico che può produrre lavoro. Triste dover prendere atto che tutte le questioni poste sui temi della trasparenza sono rimaste inevase e non solo quelle del Movimento NOI. Qualcosa, dunque, non quadra e sarebbe interessate capire il perché questa amministrazione teme chi chiede trasparenza.

Il Comune di Cosenza

Il Comune di Cosenza

In tal senso, la responsabilità è da addurre interamente alle stesse forze politiche del PD e di quel lontano e glorioso reverbero del PSI di Via del Corso in seno al Comune che, nonostante siano maggioranza e dunque il governo della Città, non sono stati valutati positivamente dai cittadini di Cosenza in occasione delle recenti politiche. Una prima pesante bocciatura che ha l’aggravante di provenire da chi oggi gestisce il potere. Ma quali sono i motivi a sentire la strada?

Sono principalmente due le cui responsabilità ricadono interamente su chi regge le redini direttamente e indirettamente, dal Sindaco a chi ha accumulato deleghe e potere senza riuscire ad amministrarli trasformandoli in bene comune e consenso. La seconda delle responsabilità è altrettanto grave: l‘avere mancato di rispetto politico agli alleati come il Movimento NOI che, cresciuti dalle amministrative dell’ottobre 2021, hanno scelto di votare da Popolari sturziani la propria area di riferimento. Se facciamo un semplice calcolo, i conti tornano.

Gli errori politici si pagano e si paga l’incapacità di governare una Città, così come si paga il tentativo di mettere con le spalle al muto il partner politico che chiede trasparenza per mesi e non ottiene nessuna risposta. Ma si pagherà anche l’abbandono degli ultimi, l’incapacità di dare risposte politiche concrete a chi ha bisogno. A cosa servono i sermoni tessuti di etica in Consiglio se poi proprio l’organo di controllo abbandona il partner politico che si batte per la trasparenza con carte alle mani ? La Città segue e ha compreso che chi chiede trasparenza non è ben gradito.

Non mi rimane che complimentarmi con i tesserati del Movimento NOI, con i “liberi e forti” di don Luigi Sturzo che nell’ottobre 2021 hanno svolto un ruolo importante riuscendo con il proprio convinto appoggio all’attuale amministrazione a chiudere l’epoca del “Grande Dissesto Finanziario”, della Grande Cementificazione priva di orizzonte sostenibile e delle politiche che ha privato di senso la nostra Città di Cosenza. Lo abbiamo fatto convinti che si potesse salire almeno un solo scalino verso la Città sostenibile che NOI desideriamo costruire e per la quale oggi si riparte con un tesseramento il cui entusiasmo promette bene.